lunedì 23 novembre 2009

12.11.2009

Mi sono svegliata tardi. Le nove. Panico (consueto). Messaggino a Fulvia (di rito). Ripetendomi per strada che me l'ero cercata. Giusto ieri, andando a prendere l'acqua e salendo quelle dannate scale, pensavo che era da un che non le facevo con l'odore della sera prima ancora nel naso. E nello stomaco.
Sono arrivata alle 10. Tra l'altro super allegra (come tutte le volte che la sera prima mi ubriaco). A pranzo con Berlindo, Pelliccia e un amico loro. Un buon piatto di pasta però non ha fatto l'effetto desiderato. Tanto lavoro e ho -degnamente scontato- il mio ritardo e la mia serata brava.
Serata brava a casa. Cena con tutti gli ex coinquilini di Via Dei Latini e un paio di assidui frequentatori.

Cerco voli. Voglio partire. Non perchè sto male. Perchè so che questo è il momento. Forse ora, con un di impegno, posso riuscire a fare qualcosa. A mettermi in gioco. O per lo meno vedere come si fa, come ci si sente.

Sono le 22:05 passo e chiudo. Ho fatto la lista delle cose che devo fare domani. Laila caneggia. Io vado a dormire.

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