Una settimana strana. Lunga. Come una parentesi. Di cui avevo bisogno. E' iniziata sabato. Irene, i dracula zorn, la piazzetta. Neuroni sparsi di gente sparsa che incontra altri neuroni piu' o meno sparsi di gente altrettanto sparsa. Il risentirmi parte del mondo di cui essenzialmente dovrei far parte. Non dover far caso alle scarpe che ho messo. Poter uscire spettinata e stravaccarmi su strade fradice di urina e alcool.
Gabriele.
Una domenica spiegazzata. Nel tentativo di riassorbire il tutto. Lunedi nel tentativo di studiare. Studiare. Studiare. Per poi addormentarmi esausta. Martedi l'esame non l'ho dato. E ci bevo su.
Mercoledi' ruttavo ancora dracula zorn e gin lemon per poter andare a discutere di Edizioni Diplomatiche e Metodo Di Lachmann. Un altro esame saltato. Un giorno stonato. Nel mio angolino. A metabolizzare. A pensare. Per poi scegliere di non pensarci piu'. Giovedi riproduzione fedele del giorno precedente. E anche oggi non sono andata a fare l'esame. E stasera penso di berci su. Perche'? E' davvero tutta colpa del lavoro? No. E io lo so. Ma. Non posso farci nulla. Antonella bambina cattiva. Questa settimana ho deciso che dovevo prendermela per me. E basta. Infatti credevo mi sarei sentita peggio. Sto molto piu' male al pensiero che lunedi' ricominci tutto. Agli esami c'e' rimedio.
venerdì 10 luglio 2009
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