Cornetti alla nutella alle cinque del mattino.
Divorati da quell' apparente candida bocca.
Un signore che ci parla della sua fame.
Un ragazzo, dalle vene che sputano, che sbatte la testa per terra.
Davanti i nostri occhi.
Il mio vomito.
La strada di casa deserta.
Mangiando un cornetto.
Tutto va precipitando.
E insieme rinascendo.
sento qualcosa scaldarsi.
Nel frattempo e' diventato giorno.
ed io me ne sto cosi'.
Con il mio alito superalcoolico.
E la mia testa, pesante, fradicia di pensieri.
Anche belli.
mercoledì 8 luglio 2009
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