sabato 4 luglio 2009

Una panchina verde.
Silenzio.
Finalmente.
L'unica cicala che strideva, ora ha smesso.
Un bambino rincorre un pallone.
Il sole batte forte.
Ma una grande quercia tra i suoi rami mi protegge.
Formiche si insinuano tra le dita dei miei piedi.
Eco di uccelli mi raggiunge.
Sento l'aria.
Finalmente.
Spazi vuoti.
Fracasso lontano.
Scorgo un lento, innocuo e a tratti via vai di gente.
Vorrei restare qui. Per sempre.
Il silenzio placa il mio caos interiore.
Lo anestetizza. E provo meno dolore.
Oggi tutto mi sembra lontano.
Ed e' bello.

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