lunedì 23 novembre 2009

22 novembre 2009

Sembra che sulla mia faccia sia passato un carr-armato. E che scorie nucleari siano state svuotate nel mio stomaco.

Ieri mi sono svegliata ad un orario decente. E' passata a trovarmi Stefania. C'era un così bel sole, ieri, che non potevi far finta di niente. E così ce ne siamo andate a fare l'aperitivo al parco e come sempre il campari-gin ha aperto la porta della mia irrefrenabile voglia di alcool. Stefania è andata a pranzo, io ho continuato a vagare con Laila bevendo.
Alle 4 ho riportato Laila a casa, mi sono cambiata (e mo che ci penso ieri non mi sono neppure lavata) e con Stefania siamo andate al Roma Poesia 2009. Sono stata davvero bene. Abbiamo ascoltato recitare versi di Marco Palladini, Roberto Leoni e John Giorno. Fino a ieri non sapevo nemmeno chi fosse quest'ultimo e quando sull'opuscolo della manifestazione ho scorso la sua biografia vedendo nomi come Warhol, William Burroughs, Philip Glass, Patti Smith, non potevi non avere la pelle d'oca a trovartelo davanti. Proprio là. Che sorrideva e parlava con il suo piacevole accento americano. Giorno ha girato una sorta di cortometraggio "Nine Poems in Basilicata" nel quale recita, appunto, nove suoi poemi ciascuno in un un luogo diverso della Basilicata. Da vedere assolutamente!

Alle 10 eravamo dinuovo a San Lorenzo. Abbiamo raggiunto Giovanna, Graziana & compagnia bella. E c'erano pure Simona&Rocco scesi a Roma per la laurea di Giuliana. Ci hanno raggiunti anche Cristiano&Drugo. Sono stata bene anche con loro anche se avverto che sto cambiando. Forse crescendo. Ho un approccio molto più pratico con la mia vita, con la vita, con le persone. Forse mi sto inasprendo. Non lo so. E' che negli ultimi mesi (purtroppo o per fortuna) ho dovuto imparare a gestire e vivere la mia vita in maniera molto più razionale, concreta. Mi sto lentamente facendo modellare dalle nuove esperienze che vivo. E questo mi porta a tenere sul culo le paranoie, i discorsi impregnati di disillusione, di apatia... comincio a tenere sul culo le persone uguali a me fino a non molto tempo fa. Mi rendo conto che per l'ennesima volta le circostanze mi hanno portata a crescere - ebbasta!troppe volte la parola crescita- , a cambiare -meglio- e a vivere situazioni prematuramente rispetto alla maggior parte dei miei coetanei. E non so se sia un bene.

Mi sto affezionando a Prisca. E le ho quasi raccontato tutto di me. E ne sono felice. Mi piace che chi mi sta difronte sappia chi sono. Chi sono stata e perchè oggi sono. Così.

Domani ricomincia un'altra settimana e l'idea che abbia una caterva di cose da portare a termine mi piace. Fulvia mi sta lasciando molto spazio e autonomia nello gestire i miei compiti. Mi sto impegnando. E forse mi hanno raddoppiato lo stipendio. Se così fosse posso campare da sola. E questa cosa mi fa stare bene. L'indipendenza economica è la prima vera vittoria strappata a questa vita.

"Nessun cazzo è duro come la vita"
(John Giorno)

1 commento:

  1. te lo auguro. qui casini su casini, devo essere convinta di uscirne se ne voglio uscire. (tranne sull'aspetto affettivo, per una volta quello va benissimo..)

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