giovedì 6 maggio 2010

5 maggio

L’Unità d’Italia?
C’è mai stata?
Qualcuno si è spinto oltre.
Qualcuno dice che lo sterminio degli ebrei, non c’è mai stato.
L’Unità d’Italia, non c’è mai stata.
Siamo un popolo individualista, noi. Lo siamo sempre Stati. E mo c’è Bossi che vuole il federalismo. E Berlusconi che comanda tutto lui. Il mio computer è così vecchio che non riconosce il nome Berlusconi. È sottolineato di rosso. Soddisfazioni!


È stata una giornata tranquilla. Piacevole. Sono anche riuscita a intrattenere due conversazioni più lunghe della media con mia madre. Soddisfazioni! Sono relativamente tranquilla? Non lo so…
Il mio problema è che non affronto mai i problemi. E’ molto più semplice e piacevole salire in macchina premere l’acceleratore tornare a casa scolarsi una bottiglia di vino andare a puttane che… fermarsi, parlare, discutere, spiegare, tentare di farsi capire, agitarsi, piangere, disperare.
Poi magari ci pensi e ci stai pure di merda…ma butti il cuore giù con un sorso di Peroni.

Almeno ogni giorno penso a tante di quelle persone. Non sono una buona amica, per esempio. Sparisco. Rifiuto gli inviti. Me ne vado senza un se e senza un ma. Non ti telefono. Non ti mando cartoline. Però li penso tutti. Che bisogno c’è di parlare?
Eh!

Ho sempre quei chiodi gli stessi nella testa. Come tutti. Quei due o tre pensieri che ti porti dietro da una vita. Ti porti? Già non ce la fai più. In questo genere di cose, invece, non si può sfuggire. Nemmeno io. Puoi pure premerlo l’acceleratore. A meno che la testa non te la tagli e la lasci per ricordo al tuo cane, non puoi sfuggire a quei tarli maledetti dei pensieri!

E non contribuisco all’Unità d’Italia.

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