venerdì 5 marzo 2010

Donne di Charles Bukowski


Chi ha avuto accheffare con me, anche solo una volta, non può non conoscere questa frase:

[…]Ecco il problema di chi beve, pensai, versandomi da bere. Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa. […]

Siamo a pagina 178 di “Donne” di Bukowski.


Pagina 183:
[…]”See. Se dovessi scegliere tra bere e scopare credo che sarei costretto a smettere di scopare”.
“Scopare può dare un sacco di noie”, disse Valerie.
“Quando mia moglie va a scopare con qualcun altro io mi metto il pigiama, tiro su le coperte e mi addormento”, disse Bobby.
“Lui è un vero signore”, disse Valerie
“Nessuno di noi sa cosa fare del sesso, come goderselo”, dissi. “Per la maggior parte della gente il sesso è una specie di giocattolo… si gira la chiavetta e via”.
“E l’amore?” chiese Valerie.
“L’amore va bene per quelli che riescono a sopportare il sovraccarico psichico. È come trasportare sulle spalle un bidone pieno di spazzatura oltre un fiume di piscio in piena”.
“Oh, non esagerare!”
“L’amore è una forma di pregiudizio. Io ne ho già troppi.”.
Valerie andò alla finestra.
“La gente si diverte a tuffarsi nella piscina, e lei è la fuori che guarda la luna”.
“Il suo vecchio è appena morto” disse Bobby. “Datele tempo”.
Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana. India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d’orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d’azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Buddha, Cristo, Meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire.
Era bello avere una scelta.
Io l’avevo fatta da un pezzo la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro. […]

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